La grammatica degli scacchi

Come ogni scacchista sa, la notazione scacchistica è quel particolare linguaggio usato per trascrivere la partita di scacchi. Chi la conosce è in grado di registrare le proprie partite per poi poterle rivedere ed espletare quell’utile esercizio di analizzare gli eventuali errori commessi e trarne insegnamento. La sua conoscenza è utile anche per leggere la letteratura scacchistica che oggi è sterminata; si vocifera che la letteratura relativa a gli altri giochi messi assieme non raggiunge la quantità della letteratura dedicata agli scacchi.

Tra i miei primi libri di scacchi, negli anni Settanta ce n’era uno in lingua spagnola e usava la scaccografia descrittiva: C-AR3 che significa cavallo in terza traversa dell’alfiere di re o A-C5 cioè alfiere in quinta del cavallo. Oggi scriveremmo Cf3 o Ab5, molto più semplice!

Non c’è una vera e propria data di nascita, né un autore specifico di tale notazione. Da Internet ho reperito: “La scaccografia è stata studiata scientificamente, soprattutto dopo il 1575, quando la scuola italiana si interessò ai giochi degli scacchi come una teoria combinatoria. Nasce così la geometria analitica degli scacchi, basata sul piano cartesiano formato da 64 coppie ordinate di lettere e numeri (da “a” a “h” e da 1 a 8)

Eppure questo sistema ha ancora un piccolo difetto: l’indicazione dei pezzi è nazionalizzato, cioè ogni nazione usa le iniziali dei pezzi nella propria lingua: il nostro A indica l’alfiere, mentre i tedeschi usano L da Läufer che significa corridore, gli inglesi usano B che sta per Bishop cioè vescovo, i francesi usano F per Fou cioè folle. È molto diffusa la notazione internazionale che usa le iniziali della lingua inglese: K(ing) per il Re, Q(ueen) per la Donna, B(ishop) per l’Alfiere, (k)N(ight) per il Cavallo e R(ook) per la Torre.

La notazione scacchistica, soprattutto nella letteratura, usa altri segni che servono a commentare le mosse o anche la posizione raggiunta. I più comuni sono: ! (punto esclamativo) per indicare una buona mossa, !! (doppio punto esclamativo) per indicare un’ottima mossa o mossa vincente; al contrario il segno ? oppure ?? (punto interrogativo e doppio punto interrogativo) indicano una mossa poco efficace o addirittura pessima o sicuramente perdente. Il segno !? (esclamativo seguito da interrogativo) indica una mossa interessante, al contrario ?! una mossa dubbia. Per finire, i segni per valutare una posizione sono: + , – e =. Bianco in vantaggio si indica con +-, viceversa Nero in vantaggio con -+, il segno = indica posizione di parità.

Negli ultimi tempi, sia per l’avvento dell’enciclopedia delle aperture, sia per la digitalizzazione diffusa degli scacchi, le iniziali dei pezzi sono stati sostituiti da simboli grafici:

che sono sicuramente più riconoscibili in ogni angolo del pianeta. La notazione usata dall’enciclopedia delle aperture si spinge oltre nella semplificazione della trascrizione: omette il segno + per indicare lo scacco, omette il segno x per indicare la cattura.

Abbiamo accennato alla digitalizzazione. Per salvare le partite di scacchi: un qualsiasi mezzo informatico usa il formato pgn (Portable Game Notation). Una partita registrata in questo formato comprende, oltre alle mosse giocate, tante altre informazioni: l’evento nel quale è stata giocata, la data, il luogo, il nome dei giocatori, il risultato ecc.

r4rk1/pp1bq1pn/2p1p1Qp/2PpN3/3PpP2/4P1R1/PP2B1PP/R5K1 b

Per concludere, un accenno sulle stringhe FEN ovvero Forsyth-Edwards Notation. (vedi diagramma a fianco)

Mentre la scaccografia algebrica serve a trascrivere le mosse di una intera partita, la stringa FEN serve a descrivere e riportare una determinata posizione sulla scacchiera. In pratica si prende in esame ciascuna traversa a partire dall’8ª e partendo dalla casa a8 si indica l’iniziale del pezzo presente in ogni sua casa. I pezzi si indicano con le loro iniziali inglesi: maiuscole per i pezzi bianchi, minuscole per i pezzi neri. Le caselle vuote si indicano con un numero: 1 una casella vuota, 2 due caselle vuote … 8 in caso di traversa senza pezzi. Ritornando al diagramma rappresentato, la traversa 8 è descritta così: r4rk1/ . La descrizione di ogni traversa si chiude con il simbolo / (barra obliqua). Si continua così per ogni traversa fino alla prima traversa: R5K1 cioè una Torre Bianca, 5 case vuote, il Re bianco e un’altra casa vuota.

Infine, la b finale indica che la mossa è al nero (black). Sembra complicato, ma prendendoci confidenza non è difficile.